Nave 13

Il nostro modello di lavoro considera la comunità come ambiente psicoterapeutico. La comunità diventa una risorsa terapeutica globale che cura con il suo funzionamento integrato: il gruppo degli ospiti, il gruppo dei curanti, i familiari e la rete sociale costituiscono nel loro insieme il dispositivo di cura. La dimensione organizzativa e terapeutica ha come riferimento la vita quotidiana interna ed esterna alla comunità attraverso la quale il minore può acquisire la capacità di gestire se stesso rispetto all’ambiente circostante e può sviluppare nuove capacità relazionali. Data l’ampiezza della fascia d’età e delle patologie l’equipe curante sarà attenta nell’adeguare, articolare e diversificare gli spazi, le attività e gli interventi che dovranno rispondere alle specificità di ogni caso (caratteristiche soggettive, età, motivazione, fase del percorso).

Il progetto residenziale può accogliere fino n. 10 minori, di ambo i sessi con età compresa tra gli 10 e i 18 anni, inseriti da UFSMIA della USL Toscana. Il progetto accoglie minori per i quali la permanenza in famiglia di origine sia temporaneamente impossibile, e il cui quadro clinico presenti elementi di instabilità rilevanti quali: compromissione del funzionamento personale e sociale grave o di moderata gravità e condizioni psicopatologiche sufficientemente stabilizzate.

Obiettivi

• consolidamento di un funzionamento adeguato alle risorse personali, prevenzione e riduzione delle conseguenze della psicopatologia;
• supporto ai processi educativi di crescita e di individuazione dell’adolescente e recupero di un percorso scolastico e formativo;
• coinvolgimento della famiglia nel progetto;
• collaborazione con le realtà del territorio e la rete dei servizi socio-sanitari territoriali.